Il mondo del gambling non è sempre stato online, tutt’altro. Il gioco d’azzardo si è sviluppato ed è divenuto famoso grazie a lussuosi casinò, a divertenti locali da gioco e alle famosissime slot machine. È giusto quindi ricordare alcune delle più celebri macchine da gioco degli ultimi anni e, soprattutto, concentrarsi su quella che – più di tutte – ha fatto la storia del gioco d’azzardo: la Money Honey.
Prima di tutto, stiamo parlando di un prodotto del secolo scorso, realizzata da un’azienda oggi scomparsa: la Bally Manufacturing. L’azienda è stata operativa tra gli anni ’30 e gli anni ’90, per poi venir acquistata ed inglobata nella catena di alberghi di lusso Hilton.
La Bally Manufacturing fu fondata il 10 gennaio del 1932 da Raymond Moloney e di lì a poco cominciò la produzione di flipper. L’azienda aveva sede a Chicago e, in breve tempo, divenne celebre nella città, al punto di meditare l’espansione e raggiungere così un vasto pubblico che si sarebbe occupato di gioco d’azzardo. Le prime produzioni della Bally riguardarono alcune attrezzature da gioco per poi contemplare la realizzazione delle prime slot machine meccaniche. Durante la seconda guerra mondiale, l’azienda fu convertita dall’industria bellica e si preoccupò di rifornire munizioni ai soldati al fronte e di produrre alcune parti degli aeroplani.
Nel 1958 la Bally Manufacturing perse il proprio fondatore, Raymond Moloney. L’azienda fu quindi acquistata da un gruppo di investitori che concentrò la produzione sulle slot machine, divenendo in breve tempo il maggior produttore al mondo di questo genere di prodotti. Nel 1963 l’azienda copriva il 90% del totale delle slot machine presenti sul pianeta. Proprio in quello stesso anno vide la luce la prima slot machine elettromeccanica del mondo: la Money Honey. La sua produzione massificata ebbe inizio solo l’anno successivo, nel 1964.
La fortuna volle che proprio nel 1964 si verificò l’abrogazione di una legge che prevedeva il divieto di produrre slot machine in Illinois, aprendo le porte al gioco d’azzardo nello stato. Le case produttrici dell’area erano però rimaste ancorate ai vecchi mezzi meccanici che non permettevano ai giocatori di godere della stessa dose di euforia e adrenalina che avrebbero avuto con la Money Honey.
La slot andò quindi a colmare un’esigenza già presente all’interno dello stato e lo fece con i suoi colori sgargianti, una vera e propria rarità nel mondo dell’epoca. La slot poteva erogare automaticamente fino a 500 monete, senza obbligare l’intervento di un addetto esterno e senza interrompere il gioco. Si trattava anche di una delle prime slot in grado di offrire dei moltiplicatori a 3 o 5 cinque monete ai suoi giocatori, garantendogli maggiori possibilità di vincita e payout molto più elevati del normale. Grazie all’avvento della money honey i giocatori hanno imparato ad apprezzare i giochi elettronici che, in un secondo momento, presero il sopravvento in tutte le sale gioco degli USA. La Bally beneficiò ovviamente di questa crescita, fino a rifornire il 94% delle slot machine presenti in alcuni stati americani, come nel caso del Nevada.